mercoledì 4 giugno 2008

Sul Museo d'Arte a Bolzano

Trento, 3 giugno 2008

SUL MUSEO D’ARTE A BOLZANO

Mi stupisco che il denaro pubblico, (30 milioni di euro) finisca per finanziare degli obbrobri tipo quelli che stanno “ornando” il nuovo museo bolzanino: rane crocifisse in luogo di Gesù Cristo e, all’interno, riproduzioni che evidenziano la solita sessuomania che, nonostante la veste intellettuale che tenta di cucirsi addosso, non si rivela altro che un “alter ego” volgare del tipo “seni e sederi al vento”.
Insomma, un orrore “al cubo”, non soltanto “Nel cubo”.
E sì che il nome, museion, vocabolo greco, lasciava bene sperare, specie per Bolzano, città incrocio di lingue e di culture
C’è invece da vergognarsi delle cialtronate che troppo spesso godono dei pubblici finanziamenti.
Tanto più che, guarda caso, per le reali necessità della gente in carne ed ossa, i denari non si trovano mai. Tanto per concentrarsi solo sull'ultimo episodio di questa
triste saga del pubblico scialacquare, non più tardi di qualche giorno fa, è stata ostinatamente rifiutata una mia proposta volta a garantire un sussidio economico a partire dal primo figlio anche per gli anni (2005, 2006, 2007) nei quali era stato escluso con la cancellazione dell’originario Pacchetto Famiglia, avvenuta nel 2005. La ragione elevata a pretesto di detto rifiuto è stata la classica e pilatesca scusa buona per tutte le stagioni: mancano i fondi! Assurdo. L’ostruzionismo che ho intrapreso mirava proprio ad indurre la Giunta a ripensare quell’ingiusta esclusione.
Perché, mentre si strapagano rane che vanno a morire in croce, membri esorbitanti che additano il vuoto dentro ad un cubo che ha reso felice finora solo ( o quasi) il patrimonio del suo progettista, migliaia di famiglie si sono viste sbattere la porta in faccia, di fronte a loro reali necessità? E spesso si tratta di famiglie formate dalla sola madre col proprio figlio, e dunque esposte forse più d'ogni altra unione alle tempeste della vita. Non importa se ad esse ed a chi come loro son stati tolti dei contributi preziosi!
La Provincia ha ben altro cui pensare. Si cura di pagare ed inseguire una rana crocifissa da chi, oltre al rispetto per la religione, l'uomo e gli animali, manco sa più da che parte stia il senso del bello.
Dostoevskij affermava: “La Bellezza salverà il mondo”. Cosa avrebbe pensato del monolite bolzanino sarebbe facile intuirlo...


dott. Pino Morandini
Consigliere regionale