martedì 13 gennaio 2009

INTERROGAZIONE Interrogazione: “Quale futuro per i dipendenti licenziati presso la Whirlpool di Spini di Gardolo”?

Trento 8/1/2009

Al Presidente del Consiglio Provinciale

Giovanni Kessler

SEDE


INTERROGAZIONE

“Quale futuro per i dipendenti licenziati presso la Whirlpool di Spini di Gardolo”?

E’ di alcune settimane fa la triste notizia dei licenziamenti previsti da una delle più importanti industrie presenti in Trentino: la Whirlpool.

La multinazionale statunitense, a fronte della crisi internazionale e dell’aumentata concorrenza, ha annunciato un numero di tagli pari a 5.000 posti di lavoro in tutto il mondo, 691 solo in Italia. Per lo stabilimento di Spino di Gardolo sono stabiliti 95 licenziamenti, di cui i primi 15 esuberi riguardano dipendenti che entro l’anno matureranno i requisiti per la pensione. Per le restanti 80 unità è prevista la mobilità.

Sulle modalità con cui verranno gestiti i licenziamenti e su altri aspetti che riguardano gli investimenti e l’organizzazione del lavoro presso il sito di Gardolo è stato raggiunto un accordo tra la multinazionale e le organizzazioni sindacali datato 3 dicembre 2008.

In particolare gli 80 esuberi saranno individuati in base all’anzianità contributiva, privilegiando chi, nel periodo coperto dalla mobilità, maturerà i requisiti per andare in pensione. Il licenziamento avverrà inoltre con l’assenso dell’interessato e, per chi sceglierà la mobilità, è prevista una somma aggiuntiva all’indennità di mobilità.

Infine, la collocazione in mobilità si svolgerà in un periodo lungo che va dal gennaio 2009 al gennaio 2010 e, se necessario, fino a luglio 2010.

Sebbene sia dunque da considerare positiva la notizia del raggiunto accordo e del fatto che il sito di Gardolo continuerà la produzione nonostante la crisi generale che sta colpendo tutta l’economia, è necessario attivare tutti gli strumenti di cui dispone la Provincia per garantire un’utile ricollocazione ai lavoratori licenziati.

Tutto ciò premesso si interroga l’Assessore competente per sapere:

  1. quali siano gli strumenti di cui dispone la Provincia per garantire un’utile ricollocazione dei lavoratori licenziati dallo stabilimento della Whirlpool di Spini di Gardolo;

  1. quali siano stati gli esiti dell’incontro avuto dal Presidente della Provincia con i vertici aziendali della multinazionale statunitense;

  1. in quali modo la Giunta provinciale intende intervenire per garantire una prosecuzione dell’attività della multinazionale nel sito di Gardolo, vista la recente acquisizione dello stesso da parte della Provincia e considerata la manovra anticongiunturale appena approvata dalla Giunta.



A norma di regolamento si richiede risposta scritta.


Consigliere Pino Morandini

Consigliere Walter Viola

Consigliere Rodolfo Borga

Consigliere Mauro Delladio

Consigliere Giorgio Leonardi

Interrogazione Interrogazione “Contributi agli ultrasettantacinquenni per l’acquisto del decoder"

Trento 31/12/08

Al Presidente del Consiglio Provinciale

Giovanni Kessler

SEDE


Interrogazione

“Contributi agli ultrasettantacinquenni per l’acquisto del decoder per il digitale terrestre:un’iniziativa discriminatoria”

A partire dal giorno 15 Febbraio, com’è noto, in Trentino avrà inizio la transizione parziale dal sistema analogico al sistema digitale terrestre, transizione il cui completamento– salvo cambi di programma – dovrebbe essere ultimato entro il mese di ottobre. Si tratta indubbiamente di una rivoluzione, che interesserà da vicino tutti i cittadini.

Ora, come sappiamo, per accedere a questa innovativa tecnologia è richiesto a ciascuno il possesso di un preciso apparecchio, il decoder. Un acquisto, questo, che evidentemente interesserà larga parte della cittadinanza, salvo – per ovvie ragioni – coloro che ne sono già in possesso. Ebbene, per agevolare detto acquisto, la Provincia autonoma di Trento ha pensato bene di predisporre un numero verde – l’800.961.924 – che possa fungere da riferimento per la cittadinanza interessata. Chiamando questo numero è possibile concordare, entro pochi giorni, una data per fissare un appuntamento per l’installazione a domicilio del decoder.

Oltre a questo, per la fascia di cittadini di età superiore ai settantacinque anni, la Provincia ha predisposto un’agevolazione pari alla somma di Euro 50 atta ad alleggerire la spesa dell’acquisto dei decoder da parte di questi cittadini. Tali iniziative della Provincia, all’apparenza apprezzabili, lasciano tuttavia spazio a molteplici, non trascurabili perplessità.

Anzitutto, non è dato sapere di quale specifica èquipe di tecnici la Provincia abbia deciso di avvalersi nel predisporre il servizio di installazione a domicilio. E’ evidente come i tecnici che presteranno alla Provincia servizio mediante l’iniziativa del numero verde beneficeranno, rispetto ai loro colleghi e concorrenti, di un’assai significativa facilitazione; una facilitazione - non è difficile immaginarlo- che riguarderà tanto l’accresciuta fascia di clientela quanto palesi agevolazioni di trattamento. Tutto questo stride con qualsivoglia idea di concorrenza leale tra coloro che per mestiere installano i decoder; alcuni di loro, infatti, potranno, mediante raggiunti accordi con la Provincia autonoma di Trento, assicurarsi una ingente fascia di mercato e lavoro a scapito di altri, evidentemente costretti a contare solo sulle proprie forze contro una concorrenza che potrebbe soverchiarli, arrecando gravi perdite economiche a loro e alle loro famiglie.

Anche per quanto concerne l’agevolazione economica di Euro 50, prevista per i cittadini che abbiano compiuto il settantacinquesimo anno di età, tocca rilevare una singolare anomalia.

Pare infatti che tale agevolazione sia accordabile non per l’acquisto di un generico e comune decoder, bensì per l’acquisto di precisi decoder, nella fattispecie i più onerosi dal punto di vista economico. In questo modo, l’agevolazione di Euro 50, di fatto, avrà - in termini di benefici – un impatto minore per coloro che potranno ricorrervi. E questo è in netto contrasto con l’idea stessa che sta alla base di questo servizio, e cioè agevolare l’acquisto del decoder per persone in età avanzata e pensionate, che si vedranno così costrette, senza una ragione, a munirsi di un apparecchio più costoso di altri.

Inoltre ciò è tanto più penalizzante, se si pensa che una larga fascia di persone ultrasettantacinquenni è costretta a sbarcare il lunario con pensioni o redditi assolutamente bassi. Ovviamente, sia per quanto concerne il servizio del numero verde, sia per quanto riguarda l’agevolazione economica prevista per i cittadini più anziani, rimane da capire – al di là del costo di questi apparecchi – se la Provincia abbia stipulato o meno un accordo non solo con una precisa èquipe di tecnici, bensì pure con una precisa ditta produttrice di decoder, il che – inutile sottolinearlo – costituirebbe una ulteriore violazione della libera concorrenza del mercato.




Tutto ciò premesso si interroga l’Assessore competente per sapere:

1) chi siano e con quali criteri è avvenuta la selezione dei tecnici che presteranno servizio alla Provincia Autonoma di Trento per l’installazione a domicilio dei decoder;

2) se questo non comporti, di fatto, una palese violazione della libera concorrenza del mercato, danneggiando le tante piccole aziende che si occupano del settore, tanto più da molti anni;

3)che senso abbia agevolare i cittadini più anziani nell’acquisto di un decoder salvo poi limitare tale agevolazione ai soli apparecchi più costosi;

4) se non ritenga che questi servizi, oltre a penalizzare i tecnici installatori di decoder non beneficiari di una collaborazione col progetto della Provincia, non penalizzino ingiustamente pure i rivenditori e i produttori di tali apparecchi esclusi da suddette iniziative provinciali;

5) se non consideri opportuno prendere a esempio quanto attua la Regione Sardegna, che, per l’acquisto dei decoder, mette a disposizione di ciascun suo cittadino la somma di Euro 70, lasciando inoltre totale libertà in ordine a quale apparecchio acquistare.

A norma di regolamento si chiede risposta scritta.


Consigliere Pino Morandini

Consigliere Walter Viola

Consigliere Rodolfo Borga

Consigliere Mauro Delladio

Consigliere Giorgio Leonardi