Trento, novembre 2008
APPELLO
PERCHE’ VOTARE E PER CHI VOTARE?
Domenica prossima ci si recherà alle urne per decretare chi reggerà le sorti della Provincia nel quinquennio a venire. Come da tradizione ormai consolidata in quella sorta di “bipolarismo di fatto” che s'è affermato in Italia con la c.d. “Seconda Repubblica”, la principale scelta di campo presenta due nette alternative: il centro – destra ed il centro – sinistra.
Personalmente ritengo che la scelta migliore sia quella compiuta dal sottoscritto e da molti come lui. E non perché si tratti di una scelta aprioristica od assoluta, ci mancherebbe, bensì perché è in gioco una scelta razionale e basata su di un'attenta e ponderata valutazione del mutamento dello scenario politico.
In questo mutato scenario, infatti, venuti meno i grossi partiti identitari che tanto avevano influenzato per un secolo la storia del Paese, ci si trova in una situazione peculiare. I partiti non possono più correre da soli, la frammentazione li ha moltiplicati, ed essi hanno perso forza in quanto singoli. Per dar vita ad esecutivi durevoli, c'è bisogno delle alleanze, di alleanze durature, che vincolino tutti i partiti che le hanno sottoscritte a rispettarle. Ecco dunque che i partiti, vincolati sui punti che hanno trovato in comune (il programma), danno vita alle coalizioni. E' seguendo questa strada che sono nati PD e PdL... E qui sta la necessità di una scelta di campo: quale coalizione scegliere? Balza immediatamente all'occhio come la scelta non sia neutrale. Perché le coalizioni, ovviamente, finiranno per assorbire una fisionomia orientata al partito che più conta all'interno della stesse...
Chi vota Dellai vota, di fatto una coalizione molto sbilanciata a sinistra, dato che presumibilmente il PD ne sarà l'azionista di maggioranza. E' una sinistra di stampo “radicalchic” in cui, perse per la strada le ambizioni di tutela per la classe lavoratrice, del grigiore comunista restano soltanto la concezione strumentale dell'essere umano, il materialismo, lo statualismo assoluto.
E’ il programma che conta, che dà l'anima alla coalizione. Le idee dei singoli partiti hanno contribuito con le loro sensibilità a plasmarlo – e si vede come pure in questa fase torni alla luce l'importanza del partito preminente in un dato schieramento – ma è solo il programma che conta.
E su questo versante corre una netta differenza fra noi e Dellai. Si leggano i programmi, poi si capirà che l'alternativa è ben chiara. Se si preferisce una Provincia in cui ci siano: una reale tutela dei diritti umani e dei valori non negoziabili; un sostegno al reddito delle famiglie; una reale parità scolastica; un'effettiva tutela socio sanitaria, con particolare riguardo alle fasce più deboli della popolazione: meno abbienti, anziani, bambini; la fine dello scandaloso fiume di denaro pubblico sperperato da Dellai nell'inutilità più palese; si pensi alle consulenze...; un sostegno alla pubblica e media impresa, fulcro dell'economia locale e fonte di reddito e sostentamento per larghe fasce della popolazione; reintroduzione della pensione alle casalinghe come mezzo di riconoscimento della rilevanza sociale di tale tipologia di lavoro, nonché come modalità di sostegno economico alle famiglie monoreddito in assoluto tra le più colpite dall'Euro prima, dalla crisi poi e di redistribuzione della ricchezza; parificazione del livello di tutele dei lavoratori pubblici e di quelli privati...
...Se si preferisce tutto ciò, nel segreto dell'urna chiedo il sostegno per me e per i miei compagni di cordata. Ciò che di dannoso è stato compiuto in dieci anni dalle Giunte Dellai, in un certo senso rappresenta esso stesso il discrimine che corre pure tra i programmi dei due schieramenti, quel discrimine che le menzogne di molti vorrebbero far passare inosservato: se si predilige una politica che abbia come valore fondante e come motore propulsivo la tutela della dignità e del valore di ogni persona umana , si scelga il centro – destra.
Quanto, infine, al diritto – dovere di voto esso è strumento unico ed efficace in mano a ciascun cittadino per determinare le sorti del governo di una comunità. Non perdiamo l’occasione.
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