Trento 13/10/09
Al Presidente del Consiglio Provinciale
Giovanni Kessler
SEDE
Interrogazione
“ Com’è possibile che a Dasindo, in oltre tre mesi, non sia stata risolta la carenza idrica che minaccia l’integrità dei cittadini?”
Quella degli abitanti di Dasindo, ultima frazione del Comune di Lomaso, è ormai un’odissea. Da oltre tre mesi, infatti, oltre centotrenta residenti, pressoché ignorati dalle istituzioni, hanno dovuto fare i conti con incessanti e continue sospensioni del servizio idrico, con conseguenti ed esasperanti disagi.
Anche perché, quando l’acqua nei rubinetti non è sospesa, spesso esce comunque con scarsissima pressione, rendendo gravemente deficitario e carente un servizio indispensabile e, per molti versi, più essenziale di quello dell’elettricità e del telefono.
A questi continui disservizi, che hanno messo a dura prova i nervi degli abitanti di Dasindo, si è aggiunto un apice di inaudita gravità: dalle 18 di sabato scorso, 10 ottobre, alle ore 4 di domenica 11 ottobre, i rubinetti sono rimasti interamente a secco, scatenando, com’è comprensibile, indignazione e nervosismo tra i cittadini della zona.
Quel che più sorprende, oltre alla gravità del singolo episodio, è la disattenzione delle istituzioni provinciali e comunali verso detto disservizio, perdurante ormai da oltre tre mesi.
Trattasi, infatti, non di una carenza accessoria per la vita dei cittadini di Dasindo, bensì di una gravissima deficienza che, tra le altre cose, mette a rischio l’integrità stessa dei cittadini; basti pensare agli innumerevoli utilizzi che l’acqua spesso riveste in situazioni di emergenza.
Si auspica pertanto che chi di dovere si prenda le proprie responsabilità e, una volta risolte le urgenze in parola, renda le ragioni di un disagio perdurante da mesi e colpevolmente ignorato.
Ciò premesso si interroga l’Assessore competente per sapere:
1) se è a conoscenza della situazione descritta in premessa;
2) in caso affermativo, come spiega che da oltre tre mesi gli abitanti di Dasindo patiscano, inascoltati, un disservizio così grave e pericoloso come quello della mancanza d’acqua;
3) per quali ragioni, senza il benché minimo preavviso, dalle ore 18 di sabato 10 alle ore 4 della domenica successiva, i rubinetti di centinaia di residenti sono rimasti a secco;
4) se non reputa urgente individuare delle responsabilità per una carenza di servizi così abissale ed inspiegabile;
5) come intende attivarsi per far sì che, in futuro, simili episodi non si ripetano più e soprattutto che agli abitanti di Dasindo sia garantito l’utilizzo normale di quella fondamentale risorsa che è l’acqua.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento