Trento12/10/09
Al Presidente del Consiglio Provinciale
Giovanni Kessler
SEDE
Interrogazione
“Qual è il reale intendimento della Giunta provinciale in ordine alla realizzazione dell’A31 della Valdastico e agli eventuali pedaggi?”
I continui tentennamenti non piacciono più ai sindaci della Valsugana, che ora chiedono a gran voce a chi amministra la Provincia di darsi una mossa: nel senso prolungamento dell’A31, strada che, favorendo uno strategico collegamento viario col Veneto, contribuirebbe non poco al decongestionamento del traffico della Valsugana, che da tempo sta scontando pesanti conseguenze: sia in termini di vite umane vittime d’incidenti automobilistici (dell’ordine di otto o nove all’anno), sia in termini di inquinamento.
E’ chiaro che per procedere alla realizzazione della Valdastico occorre, prima di tutto, che la Giunta provinciale metta in chiaro ai cittadini della Valsugana e non solo, quali forme di accordo si intendono stipulare o si stanno per stringere col la regione Veneto, accordi che com’è evidente potrebbero riguardare anche un eventuale pedaggio.
Infatti, uno dei nodi critici che in molti, inascoltati, stanno sollevando, è proprio quello degli eventuali e futuri pedaggi.
Gli amministratori del Veneto, già due giorni fa, hanno fatto sapere della realizzazione di un collegamento a pedaggio verso il Trentino ma, a questa notizia, non è corrisposta alcuna smentita o conferma da parte dei nostri amministratori.
Il che, com’è comprensibile, accresce la tensione tra i sindaci della Valsugana, già ansiosi, come si rammentava poc’anzi, di conoscere i tempi della realizzazione di un progetto che agli occhi loro, come a quelli di tutti i trentini, assomiglia sempre più ad un rebus.
Si fatica infatti a comprendere per quali ragioni il Presidente ed il vicepresidente della Giunta provinciale con delega alla viabilità, già ampiamente sollecitati dai primi cittadini della Valsugana, non diano risposte chiare ai quesiti che vengono loro sottoposti.
L’urgenza della realizzazione del prolungamento del’A31, giorno dopo giorno, si fa più grande, così come aumenta la curiosità su modalità e criteri con i quali questa verrà realizzata.
Trattandosi di un progetto che, se realizzato, potrebbe conferire sollevare da una serie di disagi una zona , quella della Valsugana, ampiamente vessata da incidenti, traffico ed inquinamento, non si fatica a comprendere l’ansia di chi, a proposito di questo progetto, è stanco di non avere risposte.
E’ tempo pertanto che chi di dovere faccia chiarezza, e lo faccia il prima possibile.
Tutto ciò premesso si interroga l’Assessore competente per sapere:
1) qual è il reale intendimento della Giunta provinciale in ordine al prolungamento dell’A31, che dovrebbe collegare Trentino e Veneto;
2) in caso di orientamento positivo, a che punto è il progetto relativo a detto prolungamento;
3) entro quali termini pensa che i lavori di realizzazione di detto progetto avranno inizio;
4) entro quali scadenze stima che siffatti lavori saranno terminati;
5) se saranno o meno predisposti pedaggi per coloro che, imboccando il prolungamento dell’A31, vorranno recarsi in Veneto partendo dal Trentino;
6) in caso affermativo a quanto crede ammonteranno tali pedaggi;
7) se reputa che detti pedaggi siano necessari.
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