Caro De Battaglia,
Le scrivo per sottoporre all’attenzione del “Diario”, finestra attenta e quotidiana sul mondo trentino, un’importante e coraggiosa presa di posizione del nostro Consiglio Regionale che, in data 22 settembre, ha approvato all’unanimità una Mozione proposta dal sottoscritto con la quale ha inteso “adoperarsi, unitamente al Presidente della Giunta, presso le competenti Istituzioni nazionali - Capo dello Stato e Presidente del Consiglio - affinché possa essere chiesta alle Autorità statunitensi quantomeno una revisione del processo che ha visto la condanna dell'imprenditore trentino Enrico Forti”.
L’approvazione di questa mozione segna un importante passo in avanti per la vicenda di Enrico “Chico” Forti, imprenditore trentino implicato, processato e condannato come colpevole in una vicenda torbida quanto ambigua, che ha visto un processo assai sommario della cui trasparenza, per innumerevoli motivi, è oltremodo ragionevole dubitare.
A tutt’oggi, ed ormai da nove anni, Chico Forti è richiuso in un carcere della Florida, senza che più nulla si sia mosso. Lodevolmente sono sorte spontanee aggregazioni di cittadini sia negli Usa che in Italia – qui un apposito Comitato –ma le competenti autorità statunitensi, a tutt’oggi, non hanno ritenuto di riaprire il caso giudiziario, nonostante le molte ombre che lo hanno accompagnato.
Benché non si intraveda, quindi, un’immediata risoluzione dell’”odissea” dell’imprenditore, confesso d’aver provato immensa soddisfazione finalmente la politica impegnata in modo diretto, concreto e trasversale per la difesa dei diritti dei propri cittadini,in questo caso anche sul versante di questioni di rilievo internazionale.
In tempi di crisi economica e di comprensibile disaffezione sociale verso il mondo della politica, vedere un Consiglio regionale che approva all’unanimità una mozione atta a difendere la dignità e la vita di un proprio concittadino, è un segnale importante, che fa bene sperare. E che risponde concretamente a chi, per fede o per tenacia, non ha mai perso la speranza, come il sottoscritto. Auspico vivamente che i vertici nazionali tengano in somma considerazione il voto unanime della massima Autorità regionale, per il quale ringrazio ciascun componente.
Pino Morandini
mercoledì 14 ottobre 2009
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