venerdì 12 settembre 2008

Mozione sulla restituzione dell'IRAP agli ospiti delle R.S.A.

Trento, 23 luglio 2008

Ill.mo

dott. Dario Pallaoro

Presidente del Consiglio provinciale


PROPOSTA DI MOZIONE

“Va restituita l’IRAP agli ospiti delle R.S.A.; vanno aumentati i parametri dell’assistenza e del servizio di animazione e coinvolti realmente i rappresentanti degli ospiti delle R.S.A.”

Il Protocollo d’Intesa per la definizione delle direttive per l’assistenza sanitaria nelle R.S.A. per l’anno 2008, stipulato tra l’Assessorato alle Politiche per la Salute, l’U.P.I.P.A. e le tre Confederazioni sindacali, costituisce un atto inaccettabile.

In primo luogo, per quanto concerne la questione relativa all’IRAP (Imposte sul Reddito delle Attività Produttive). E’ scritto nel citato Protocollo: “9. in relazione alla dinamica delle risorse disponibili a seguito dell’esenzione dall’IRAP delle Aziende Pubbliche per i Servizi alla Persona, non sono ammessi aumenti della retta alberghiera se non per oggettivi e riconoscibili incrementi dei livelli di assistenza rispetto al 2007, in ogni caso concordati con i parenti degli ospiti”. Orbene, da quasi una decina d’anni (cioè da quando è entrata a regime l’IRAP), detta imposta è pagata dagli ospiti delle R.S.A. del Trentino in quanto ricompresa nella c.d. quota alberghiera, notoriamente a carico dell’ospite. Si sa, infatti, che, a seguito della l.p. 6/98, sussistono oneri gravanti sul Fondo sanitario (quota sanitaria, a carico della Provincia) ed oneri gravanti sull’utente delle R.S.A. (quota alberghiera).

Il pagamento dell’IRAP – computato il primo anno al 9,6% degli emolumenti del personale, sia assistenziale che amministrativo; dal secondo anno in poi all’8,5% – ha fatto introitare in un decennio da parte della Provincia circa 7,5 milioni di euro. Essi sono desumibili sia dai bilanci di previsione che dai conti consuntivi delle R.S.A.

Se si suddivide il cennato importo (7,5 milioni di euro l’anno) per il numero degli ospiti delle R.S.A. del Trentino (sono circa 4.800 i non autosufficienti), se ne ricava che ciascun ospite ha pagato all’anno la bella somma di euro 1.428,57 di sola IRAP (quasi quattro euro al giorno e più di un mese di retta attuale)!

La decisione della Giunta di esentare, a partire dal 2008, le R.S.A. dal pagamento dell’IRAP, se applicata correttamente, deve intendersi quale riduzione della quota alberghiera gravante sugli ospiti per la parte relativa all’IRAP; non certo, come invece sta facendo la Giunta, di trattenere nelle casse principali la quota corrispondente al pagamento dell’IRAP o di parte di essa (5 milioni di euro). Ciò, infatti, concreta un comportamento quantomeno illegittimo dell’Amministrazione, trattandosi di denaro degli ospiti delle Aziende Pubbliche per i Servizi alla Persona.

Va quindi restituito agli ospiti delle R.S.A. quanto, relativamente alla quota IRAP, essi stanno indebitamente pagando dal 1° gennaio 2008. Conseguentemente va ridotta la retta alberghiera in misura pari all’8,5%, percentuale corrispondente all’incidenza dell’IRAP; oppure la somma corrispondente va reinvestita in personale di assistenza alla persona, previo accordo con i rappresentanti degli ospiti, come previsto dal citato Protocollo d’Intesa. Né appare fondata l’affermazione del Presidente della Giunta, per la quale la cennata quota milionaria corrispondente al gettito IRAP va trattenuta in capo alla Provincia per far fronte ai maggiori costi del personale (variazione dei parametri). Questi infatti, dati alla mano, sono lievitati dello 0,45%, con un incremento, per l’intero territorio provinciale, di circa 300.000 euro: ben poca cosa a fronte dei 7,5 milioni di euro annui introitati come IRAP.

In secondo luogo, appaiono ridicoli i parametri dell’assistenza convenuti fra i firmatari del menzionato Protocollo ed è incredibile pensare che tra quei firmatari figurino anche le c.d. parti sociali. La variazione dei parametri dell’assistenza è infatti dello 0,05% (!), percentuale che non aiuta certamente ad alleggerire il gravoso carico di lavoro del personale di assistenza né ad assicurare di riflesso, un miglioramento nella qualità dell’assistenza stessa. Con ciò ignorando le condizioni di lavoro del personale a servizio degli ospiti delle R.S.A. e le gravi condizioni in cui versano le persone ospiti delle R.S.A. stesse.

Vanno quindi rivisti i parametri dell’assistenza, specie per quanto attiene al personale O.S.S.

Analogamente, si rappresenta sempre più necessaria la presenza di un vero servizio di animazione all’interno delle R.S.A. E’ infatti documentato anche scientificamente che la mancanza di relazione sociale, dello stimolo attraverso attività ludiche, del coinvolgimento nella vita giornaliera, cioè, in una parola, dell’animazione, porta alla malinconia, per poi sfociare nella depressione e, in seguito, nel peggioramento delle diverse patologie già in atto. Vanno quindi implementati i parametri dell’animazione che oggi, a seguito della delibera della Giunta provinciale n. 2739/2007, Tabella A, sono di un operatore di animazione ogni 60 ospiti letto!

In terzo luogo, si rivela assai grave l’esclusione dei rappresentanti degli ospiti delle R.S.A. del Trentino dalla stesura definitiva e dalla partecipazione alla sottoscrizione del citato Protocollo d’Intesa per l’assistenza nelle R.S.A. per il 2008. Non solo perché detti rappresentanti erano stati regolarmente eletti, alla stregua di quanto disposto dallo stesso Assessorato alle Politiche per la Salute con circolare 27/08/2007, n. 3197; ma pure perché essi avevano partecipato ad alcuni tavoli di lavoro tecnici di preparazione del Protocollo stesso!

Ciò premesso,

il Consiglio provinciale

impegna la Giunta

1) a restituire dal 1° gennaio 2008 agli ospiti delle R.S.A. del Trentino quanto essi hanno indebitamente pagato a titolo di IRAP, che invece è stata soppressa a far tempo da quella data;

2) a ridurre la retta alberghiera degli ospiti delle citate R.S.A. in misura pari all’8,5%, corrispondente all’incidenza dell’IRAP gravante su ogni ospite oppure a reinvestire la somma corrispondente in personale di assistenza, al fine di migliorare la qualità del servizio previo accordo con i rappresentanti degli ospiti delle R.S.A.;

3) a rivedere, aumentandoli consistentemente, i parametri dell’assistenza, soprattutto per il personale O.S.S. (1 operatore per 1,8 ospiti);

4) ad implementare fortemente i parametri dell’animazione, considerata l’importanza decisiva di questo servizio per la salute generale dell’ospite;

5) a coinvolgere i rappresentanti degli ospiti delle R.S.A. del Trentino, regolarmente eletti secondo le vigenti disposizioni, in tutti i momenti direttamente interessanti gli ospiti stessi (partecipazione alla stesura di Protocolli, sottoscrizione degli stessi, ecc.).

Cons. Pino Morandini

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