venerdì 11 settembre 2009

Come mai, a due anni di distanza, non sono state effettuate le assunzioni per gli operatori d’emergenza del 118 previste nella delibera 2096?

Trento 26/8/09



Al Presidente del Consiglio Provinciale

Giovanni Kessler

SEDE





Interrogazione



“ Come mai, a due anni di distanza, non sono state effettuate le assunzioni per gli operatori d’emergenza del 118 previste nella delibera 2096?”



Con l’approvazione della delibera n. 2096, avvenuta il 28 settembre 2007, la Giunta provinciale predispose la dotazione organica di n. 7 posti di autisti STI (categoria BS).

Peccato che, a distanza di ben due anni, quella disposizione sia rimasta del tutto inapplicata.

E per tentare di supplire ai bisogni del personale del 118 in parola, si è provveduto con l’inserimento, nell’organico di Trentino emergenza, 9 operatori OSS che, come dice lo stesso acronimo, non sono infermieri, ma personale formato per un lavoro specifico che lo stesso loro mansionario prevede.

Naturalmente, nulla contro il personale OSS, che svolge prezioso funzioni in vari ambiti.

Ciò che qui si intende rilevare è l’utilizzo improprio, in certe situazioni, di detto personale.

La legge nazionale, con il DPR 220/2001 che disciplina i concorsi del personale non dirigenziale del Servizio sanitario nazionale all’art. 26, prevede per l’assunzione di personale appartenente alla categoria BS i seguenti requisiti:

1. diploma di istruzione secondaria di primo grado o assolvimento dell’obbligo scolastico:

2. cinque anni di esperienza professionale acquisita nel corrispondente profilo professionale presso pubbliche amministrazioni o imprese private;

3. possesso di specifici titoli e abilitazioni professionali o attestati di qualifica di mestieri necessari allo svolgimento dell’attività inerente il profilo professionale messo a concorso, individuati in relazione alle esigenze organizzative dell’azienda ed indicati nel bando

Il 29 ottobre 2007, inoltre, l’ARAN ha chiarito con propria nota che i cinque anni di esperienza nel corrispondente profilo professionale non potrà che essere realizzata nell’ambito di un rapporto di impiego.

Pertanto, i requisiti richiesti per l’assunzione di personale con la qualifica di operatore tecnico autista-soccorritore sono i seguenti:

1. diploma di istruzione secondaria di primo grado o assolvimento dell’obbligo scolastico;

2. cinque anni di impiego lavorativo come autista-soccorritore acquisito presso pubbliche amministrazioni o imprese private o associazioni di volontariato;

3. possesso della patente B e del corso di formazione come previsto dall’accordo della conferenza stato regioni del 2003.

Anche il sindacato CISL FPS, nel novembre di quell’anno, ha denunciato l’utilizzo improprio degli OSS da parte di Trentino Emergenza. Il verbale redatto a cura dell’Azienda Sanitaria di Trento afferma che: “gli OSS sono stati inseriti nella U.O. TE 118 solo in via transitoria, nelle more e sino a completamento delle procedure di assunzione per la copertura dei posti vacanti in organico di infermiere”. Inoltre si scrive anche che “gli OSS non vengono impiegati per sostituire equipaggio con l’infermiere”.

Da tenere presente anche l’incremento di lavoro nel settore: se di giorno c’è l’integrazione al 118 Trentino Emergenza con personale di varie Associazioni di volontariato, di notte le ambulanze dedicate al bisogno solo due.

Numero assolutamente insufficiente, considerato che debbono coprire anche zone non di loro competenza (vedi Rovereto, Mezzolombardo, Pergine)

E’ emerso poi da studi fatti in base anche agli usi specifici dei presidi in dotazione ai mezzi di emergenza, che l’ideale sarebbe operare in tre unità: un infermiere e due tecnici del soccorso.

E’ un vuoto, questo, che non solo frena il mercato del lavoro, che avrebbe possibilità di vedere disponibili nuove assunzioni, ma che finisce anche col costituire una grave minaccia alla salute dei cittadini, che in caso di gravi emergenze si troverebbero assistiti da un servizio pubblico in grave carenza operativa.

Quanto alla possibilità di operare le nuove assunzioni previste già da due anni dalla già citata delibera n. 2096, si fa presente come queste, se decise, con ogni probabilità darebbero lavoro a quel personale già attualmente in servizio come volontario presso altri organismi (Croce rossa, Croce bianca, Croce verde, solo per fare alcuni esempi)-

Detto personale che quindi avrebbe non solo il titolo, ma anche la necessaria esperienza per adempiere compiutamente all’incarico di operatore d’emergenza presso il 118.

Dal momento che l’ultimo concorso per l’assunzione risale ad oltre dieci anni addietro, e precisamente al 1996, e che esiste un reale bisogno di aggiornare il personale in servizio presso il 118, che gode oggi di operatori che entro pochi anni saranno avviati al pensionamento, non si vede ragione per la quale la Giunta non dovrebbe provvedere tempestivamente a dare attuazione a quanto approvato ancora due anni addietro.





Ciò premesso si interroga l’Assessore competente per sapere:





1) per quale ragione, a distanza di due anni dall’approvazione della delibera n. 2096, non è stata ancora disposta l’assunzione di operatori presso il 118, fatto che esclude gli autisti-soccorritori delle Associazioni di Volontariato dalla possibilità di essere assunti dalla stessa attraverso un concorso, in quanto di fatto li sostituisce con gli OSS.

2) se non reputa urgente attivarsi per porre rimedio a questo grave ritardo;

3) in caso affermativo rispetto a quanto richiesto nel precedente punto 2), entro quale termine sarà bandito un concorso per dette assunzioni;

4) se non crede che due sole autoambulanze in servizio nella zona di Trento e dintorni, che conta quasi 300.000 abitanti, siano gravemente insufficienti per garantire un’adeguata assistenza sanitaria;

5) come intende ovviare a questa grave carenza.

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