martedì 1 settembre 2009

Interrogazione:Quand’è che i tuffatori trentini potranno allenarsi in provincia

Trento 7/8/09

Al Presidente del Consiglio Provinciale

Giovanni Kessler

SEDE


Interrogazione

“ Quand’è che i tuffatori trentini potranno allenarsi in provincia?”



Fino a pochi decenni addietro, i pochi Trentini che volevano imparare a nuotare andavano alla piscina comunale che sorgeva a metà del lato Nord di via Madruzzo, dove adesso c’è - a suo umile ricordo – il Vicolo del Nuoto.

Si trattava di una struttura palesemente inidonea per chi volesse allenarsi.

Orbene, nonostante quei palesi limiti strutturali, in quella piscina riuscì ad allenarsi il tuffatore Klaus Dibiasi, oggi riconosciuto, insieme a Giorgio Cagnotto, il miglior atleta italiano di tutti i tempi in questa specialità.

Nonostante i successi di Dibiasi, però, le tanto attese strutture dove i tuffatori potessero allenarsi non furono mai realizzate in Trentino.

Nonostante questa grave deficienza strutturale, tuttavia, oggi si celebrano i successi mondiali delle atlete Francesca Dallapè e Tania Cagnotto, segno che il talento dei tuffatori, gli atleti delle nostre zone, ce l’hanno nel sangue.

Ma è assurdo che atleti di questi livello, per ultimare la loro preparazione, debbano ricorrere alle strutture di Bolzano.

La nostra provincia non può più permettersi, a questo proposito, di accumulare ritardo: deve quanto prima predisporre, per gli amanti del tuffo, strutture che possano consentire loro di allenarsi.

Anche perché non sembra, a detta gli addetti ai lavori, che siffatte strutture comportino lavori o costi esorbitanti: sarebbero sufficiente l’installazione di un paio di adeguati trampolini, utilizzando la piscina già operante.

Ciò premesso si interroga l’Assessore competente per sapere:

1. se non ritenga urgente predisporre quanto prima la realizzazione di strutture idonee agli atleti trentini che vogliano impegnarsi a livello agonistico nella disciplina dei tuffi al fine di metterli nella condizione di poterlo fare in modo sicuro ed adeguato evitando in tal modo di doversi sistematicamente recare fuori provincia per coltivare efficacemente quella disciplina;
2. in caso di orientamento affermativo con riferimento al punto 1), entro quali tempi ritiene che dette strutture possono essere operative.



A norma di regolamento si chiede risposta scritta.

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