lunedì 21 settembre 2009

Cosa impedisce la realizzazione barriere antirumore per la badia di S. Lorenzo?

Non c’è mai silenzio alla badia di S. Lorenzo, anche se una delle regole monastiche è, com’è noto, il silenzio.

E treni, annunci dagli altoparlanti e traffico nella confinante stazione autocorriere, ai frati di S.Lorenzo, impediscono da tempo anche la possibilità di un riposo sereno.

Certamente, per amore del prossimo, e del proprio servizio pastorale, i frati si sono resi disponibili, sacrificando spesso il loro riposo.

Peraltro, le stesse celebrazioni sono frequentemente disturbata dal fracasso.

E ciò è oltremodo grave, quando si pensa che la semplice installazione delle barriere antirumore toglierebbe detti disagi.

Centinaia di treni al giorno fanno, a dir del vero, la differenza.

Il rumore prodotto distoglie l’attenzione dei fedeli e del celebrante, non consentendo quella profonda comunione di spirito che, in momenti come la Messa, il cristiano cerca. Non basta.

Già anni fa, il Priore della Badia fece propria la richiesta di collocare, lungo il muro perimetrale ad ovest del tempio, una barriera antirumore, dal costo sostenibile. E, a suoi tempo, qualche consigliere comunale provinciale e qualche consigliere comunale portarono le istanze dei frati nei rispettivi Consiglio comunale, incontrando la sordità di chi era al governo della Provincia e della città.

A dir del vero, si è provveduto alla diminuzione dell’inquinamento acustico dei treni con una nuova protezione delle vetrate della Badia, soluzione buona per la stagione invernale, non per quelle – primavera ed estate – che richiedono l’apertura delle finestre.

Il frequente passaggio dei treni e lo sferragliamento continuo disturbano eccessivamente le celebrazioni liturgiche, al punto da sospenderne perfino la continuità.

È indispensabile, vista l’importanza che la celebrazione del rito e il luogo sacro – la Badia di S. Lorenzo, ricca di una storia millenaria – rivestono per tutta la comunità, che pure la Provincia si faccia garante delle tradizioni e della sacralità dei luoghi che, come la Badia, non rappresentano il culto cristiano, ma sono il segno secolare di una profonda testimonianza e di una significativa tradizione.



Ciò premesso si interroga l’Assessore competente per sapere:



1) se è a conoscenza del problema in questione;

2) in caso affermativo, se ritiene di intervenire tempestivamente;

2) se sì, quali provvedimenti urgenti ha preso al riguardo, visto che l’inconveniente si trascina ormai da anni;

3) come intende limitare l’inquinamento acustico sofferto dai frati che operano nella Badia di S. Lorenzo;

4) se intende finalmente installare le barriere antirumore, come già da tempo

espressamente chiesto da più parti, non ultimo da parte del priore della Badia;

5) in caso di risposta affermativa al punto precedente, entro quale termine verranno installate dette barriere antirumore;

6) come intende tutelare luoghi simili (aventi problematiche analoghe) presenti sul territorio provinciale.

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