martedì 1 settembre 2009

interrogazione:Discariche abusive: quale collaborazione della P.A.T con i comuni interessati?

Trento 28/8/09

Al Presidente del Consiglio Provinciale

Giovanni Kessler

SEDE





Interrogazione



“ Discariche abusive: quale collaborazione della P.A.T con i comuni interessati?”



Il prolungato silenzio delle istituzioni provinciali sulle discariche abusive, piaga che da tempo affligge alcune zone del Trentino minacciandone seriamente il patrimonio ambientale, sta inducendo le amministrazioni comunali interessate a muoversi in autonomia, anche ricorrendo a vie legali.

E’ il caso, ad esempio, di Borgo Valsugana, dove il Sindaco ha annunciato che il Comune si costituirà parte civile in ordine allo smaltimento di rifiuti e scarti industriali riguardanti due ex discariche comunali.

La situazione sopraccitata, purtroppo, non è un caso isolato.

Basti pensare all’ex cava del Monte Zaccon, sito che avrebbe dovuto essere fatto oggetto di ripristino, e che invece, come sappiamo, è divenuto una pattumiera a cielo aperto, crocevia di centinaia di passaggi di camion.

Ora, è evidente che se la certificazione della responsabilità per questi danni ambientali spetta alla sola magistratura, quest’ultima, come pure i Comuni interessati, debbono - nella loro lotta per il ripristino dei siti trasformati illegalmente in luoghi di deposito di rifiuti inquinanti – poter godere della più ampia collaborazione da parte delle istituzioni provinciali, che non sembrano gran che solerti.

Urge pertanto che la Giunta, per bocca dei propri rappresentanti, attivi ogni efficace opera di collaborazione attiva con gli organi suddetti, al fine di contribuire quanto prima a fare chiarezza su una vicenda che si sta sempre più profilando quanto mai grave e preoccupante: quella relativa alla possibile (probabile?) presenza, specie in Valsugana, di discariche trasformate in depositi di rifiuti altamente inquinanti e quindi illecite.

Si sta attendendo con ansia l’operato della Magistratura, che a questo punto si rivela quanto mai importante e prezioso. Proprio per questo, a detto operato, va offerta da parte delle pubbliche Amministrazioni, a parte dalla Provincia Autonoma, la più ampia ed adeguata collbarioazione.



Ciò premesso si interroga l’Assessore competente per sapere:



1) quante discariche, da un anno a questa parte, sono state scoperte come siti oggetto di deposito e smaltimento di rifiuti di probabile tasso inquinante e quindi quantomeno di dubbia liceità;

2) quante bonifiche, allo stato, risultano trasformate in aree di scavo di materiali inerti;

3) quali forme di collaborazione la Provincia intenda avviare sia nei confronti dei Comuni colpiti dalla presenza dei siti inquinanti sia al fine di contribuire a fare chiarezza sull’intera vicenda; da queste iniziative criminali;

4) entro quali scadenze intende farlo;

5) se sussistano ricerche o studi scientifici, o se siano in corso, relativamente al grado di incidenza di detti siti inquinanti sulla salute dei cittadini.

A norma di regolamento si chiede risposta scritta.

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