L’impegno è proseguito in questa legislatura attraverso la presentazione di una mozione al Consiglio provinciale il 3 febbraio 2009 ed un’interrogazione a risposta immediata.
Quest’ultima discussa nella seduta del Consiglio provinciale del 25 febbraio; la mozione discussa nella seduta ed approvata all’unanimità dello stesso consiglio.
Essa, come recita il dispositivo, impegna la Giunta provinciale a “dare disposizioni affinché i corsi per la qualifica di OSS (Operatore Socio-Sanitario) siano organizzati in modo tale da rendere compatibile al personale delle Case di Riposo non in possesso di detta qualifica la prestazione del proprio lavoro con la frequenza dei menzionati corsi; sollecitare un aggiustamento in senso flessibile di suddetti corsi; valutare l’eventualità di ridurre il pesante carico di orari che detti corsi, ad oggi, presentano in Trentino”.
A distanza di qualche mese, risulta che il problema non sia risolto.
Eppure, come ricordavo sia nel dibattito sull’interrogazione sia in quello sulla mozione, esso è di facile soluzione. Basta seguire l’esempio della vicina Provincia di Bolzano, dove i corsi per il conseguimento del diploma di Oss sono articolati su fasce orarie diverse (antimeridiane, pomeridiane e serali), in modo tale da consentire alle persone interessate, tanto più se impegnate nel lavoro, di scegliere il topo di fascia oraria che più si confà alle proprie esigenze. E quindi di conseguire la qualifica di Oss.
La mozione sollevava altresì il problema delle molte ore di detti corsi, considerandole eccessive rispetto a quanto accade nel resto d’Italia.
Ciò premesso si interroga l’Assessore competente per sapere:
- se è stato attuato il dispositivo della mozione di cui in premessa;
- in caso di risposta negativa in ordine al primo quesito, per quali ragion ciò è avvenuto;
- se non considera urgente ed al contempo di non difficile soluzione il problema in questione, tanto più che esso riguarda personale in gran parte femminile, non più giovanissimo, che presta da anni servizio nelle RSA e che rischia di trovarsi negli anni senza lavoro se non consegue la qualifica di OSS.
A norma di regolamento si chiede risposta scritta.
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