Manovra che potrebbe partire proprio da una provincializzazione delle Poste, che rientrando nel circuito organizzativo e gestionale della Provincia, indubbiamente potrebbero godere di numerosi vantaggi operativi e funzionali ad un ricupero degli standard di efficienza da qualche tempo disattesi.
In questo modo, fermo restando un’attenzione particolare al personale attualmente in servizio presso Poste Italiane, che andrebbe tutelato laddove esposto a forme contrattuali oggi precarie, si andrebbe certamente incontro ad una crescita del livello del servizio a beneficio dell’intera comunità trentina.
Il risultato di una simile operazione, se andasse a buon fine, finirebbe col soddisfare sia le Poste, che godrebbero di notevoli vantaggi operativi, sia della Provincia, che agevolerebbe ed accrescerebbe qualitativamente il servizio postale ai propri cittadini.
Ciò premesso il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento impegna la Giunta ad:
- ovviare immediatamente un tavolo di confronto tra la Provincia, Poste Italiane ed il Consorzio delle autonomie e dei comuni trentini volto a mettere in luce quali soluzioni potrebbero essere adottare per agevolare la provincializzazione del servizio postale;
- ovviare ad ogni altra incombenza al fine di giungere quanto prima a garantire un recapito della corrispondenza alla comunità ad ogni altro servizio erogato da Poste Italiane.
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