giovedì 27 agosto 2009

Proposta di mozione n. 108 ”La questione iraniana: la pace prima di tutto”

Le tensioni originatesi in questi giorni in Iran, tensioni che hanno visto scatenarsi proteste violente culminate, a quanto pare, con venti morti e oltre mille arresti,ed originatesi in seguito a discusse elezioni che hanno visto la trionfale rielezione del presidente Mahmoud Ahmadinejad, ci devono allarmare tutti.
L’Iran è un Paese di grande importanza, e non solo per le immense riserve naturali che custodisce nel proprio sottosuolo, bensì anche per il ruolo strategico che potrebbe avere se mai entrasse in sintonia con valori quali sono il rispetto della persona umana e della democrazia.
La dotazione di nucleare civile da parte dell’Iran, dal momento che questo Paese ha già sottoscritto trattati di non proliferazione, non deve generare eccessivi allarmi, anche perché un’eventuale conversione di questo in nucleare militare richiederebbe processi lunghi anche anni, e pertanto facilmente monitorabili.
Tuttavia, le vicende odierne che ricordavamo in apertura , purtroppo, sembrano però allontanarci da uno scenario di pace ed alimentano una tensione che interessa l’intero panorama internazionale, facendo temere l’allargarsi di un conflitto il cui deflagrare, per ora, rimane strettamente circoscritto all’interno della Repubblica Islamica.
Dinnanzi a disordini così gravi e preoccupanti, che hanno già provato la morte di molti cittadini iraniani, stare a guardare e prolungare un atteggiamento di indifferenza diventa ogni insostenibile e deplorevole.
Per questo urge ribadire l’importanza universale di una pace basata sul rispetto incondizionato di ogni essere umano, unica via che possa garantire una convivenza tra i popoli e nei popoli, e in grado di scongiurare il precipitare degli eventi.

Ciò premesso il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento impegna il suo Presidente a:

  1. attivarsi per i canali istituzionali ritenuti più opportuni per sollecitare l’ambasciata iraniana a farsi portavoce di istanze di pace che sopiscano senza violenza i disordini originatesi in questi giorni in Iran;
  2. chiedere alle istituzioni iraniane di tenere in massima considerazione proposte e iniziative dell’opposizione, in modo che disordini quali quelli di questi giorni non abbiano più luogo.

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