giovedì 27 agosto 2009

Proposta di mozione n. 16 ” No ai i giudici di nomina politica nel Tribunale di giustizia amministrativa di Trento”

La norma di attuazione dello Statuto speciale del Trentino – Alto Adige/Südtirol, sull’istituzione del Tribunale amministrativo regionale di Trento, prevede che due dei sei componenti del tribunale siano nominati dal Consiglio provinciale di Trento, (art. 1 del decreto del Presidente della Repubblica 6 aprile 1984, n.426)

Il Consiglio provinciale deve scegliere i componenti “laici” o “non togati” fra gli appartenenti ad una serie di categorie, che ricomprendono professionisti del mondo accademico e dell’ordine giurisdizionale, avvocati o professori in materie giuridiche, dirigenti dello Stato o di enti territoriali, personale politico già componente del Parlamento o del consiglio regionale (nel dettaglio la disciplina è collocata all’art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 426 del 1984).

Questa disciplina, nei casi e nei termini in cui ha trovato a tutt’oggi applicazione, ha sollevato non poche perplessità di ordine sia giuridico sia istituzionale, perplessità che da sempre sono state evidenziate sia da parte della dottrina amministrativa e costituzionale, sia da parte politica.
Le principali obiezioni contro la previsione di una componente laica nel TAR si sono da sempre incentrate su un duplice ordine di argomentazioni. Da un lato l’esigenza di garantire sempre e comunque la terzietà e l’indipendenza del giudice; dall’altro la necessità di eliminare qualsiasi connotazione ed applicazione incongrua o pericolosa della norma. Anche se la nomina di giudici laici da parte di un organo politico non induce di per sé stessa ad esiti comunque negativi, cionondimeno un pericolo di inquinamento e di condizionamento politico è sempre presente.
Giustificare tale disciplina sull’esigenza di valorizzare l’autonomia e di garantire alla giustizia amministrativa una maggior vicinanza e conoscenza delle realtà e delle norme locali è argomento interessante ma di per sé non sufficiente a superare le obiezioni fondamentali ed i pericoli sopra indicati,
L’inopportunità della previsione della nomina politica balza agli occhi soprattutto in relazione all’ipotesi in cui la scelta del Consiglio si orienti verso persone che sono state dipendenti dalla pubblica amministrazione locale; né è sempre certo che le altre opzioni diano di per sé sicurezza di indipendenza, trasparenza, imparzialità, a fronte della forte discrezionalità di scelta dell’organo politico.
E’ arrivato il momento di riconsiderare questa disposizione, e di ripensare la norma di attuazione nel senso di eliminare la previsione della nomina politica dei due componenti del TAR di Trento, riservando la composizione di questo tribunale alla sola componente togata.
Trattandosi di intervenire in funzione d’una modifica di una norma di attuazione oggi in vigore, la relativa procedura è quella disposta dall’art. 107 dello Statuto di autonomia, che vede soggetti attori da una lato la Commissione paritetica, dall’altro il Governo cui spetta l’emanazione dei relativi decreti legislativi.

A questi soggetti il Consiglio provinciale può quindi ben indirizzarsi, al fine di sensibilizzare l’intervento, e di suggerirne un indirizzo di modifica. Tanto più che spetta al Consiglio provinciale – sempre in base all’art. 107 dello Statuto – nominare due componenti della Commissione paritetica.

il Consiglio provinciale

  1. esprime alla Commissione paritetica di cui all’art. 107 dello Statuto speciale di autonomia e al Consiglio dei ministri la necessità di rivedere la norma di attuazione contenuta nel D.P.R. 6 aprile 1984, n.426, per eliminare la previsione della nomina da parte del Consiglio provinciale dei due giudici non togati del Tribunale regionale di giustizia amministrativa di Trento;
  2. incarica il Presidente del Consiglio provinciale di trasmettere questa mozione al Presidente del Consiglio dei ministri, al Presidente della Commissione paritetica, ai componenti della Commissione paritetica nominati dal Consiglio provinciale, al Presidente della Provincia autonoma di Trento.







Cons.re Pino Morandini………………………
Cons.re Walter Viola………………………….
Cons.re Rodolfo Borga……………………….
Cons.re Mauro Delladio………………………
Cons.re Giorgio Leonardi……………………

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