L’Istituto di Studi e Ricerca Sociale e l’Azienda Provinciale per i Servizi, da molti anni, organizzano i corsi OSS, acronimo che sta per operatori socio sanitari; detti corsi, benché istituiti da enti diversi, sono curiosamente organizzati durante la medesima fascia oraria, dal lunedì al venerdì mattina.
Ora, c’è un gran numero di operatori che prestano servizio già da molti anni – qualcuno da oltre venti - presso le RSA come personale d’assistenza, sprovvisti del titolo di OSS che avrebbero tutto l’interesse di poterlo conseguire.
Tali operatori infatti – per lo più donne di oltre quarant’anni di età – conseguendo il diploma di OSS, da un lato verrebbero in possesso di una qualifica preziosa e dall’altro, mediante essa, godrebbero di un titolo spendibile e sempre più indispensabile ai fini delle loro opportunità lavorative . Anche perché vedersi espulse a quell’età dal mercato del lavoro significherebbe spesso vedersi private per sempre di possibilità lavorative.
Fra l’altro, trattasi di personale con anni di esperienza alle spalle e che rappresenta spesso l’ossatura portante per numerose Case di Riposo del Trentino.
Ebbene, i corsi di OSS presenti in Trentino, alla cui frequenza molto dell’attuale personale d’assistenza delle RSA aspirerebbe, sono ad oggi strutturati secondo orari assai rigidi che di fatto impediscono ai suddetti interessati di aderirvi.
Al contrario, tocca annotare come nella vicina provincia di Bolzano gli stessi corsi siano stati strutturati in maniera più flessibile, a fasce orarie, in modo da permettere a chi già lavorasse di frequentarli, chi al mattino, chi al pomeriggio, chi la sera.
Altro nodo problematico da affrontare sarebbe la lunghezza di questi corsi, poiché, rispetto a quelli organizzati nella Provincia di Bolzano (1100 ore) o a quelli offerti a Verona (900 ore), quelli in Trentino sono i più impegnativi in termini di ore di frequenza, ammontando a 1400 ore.
Ciò premesso il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento impegna
- dare disposizioni affinché i corsi per la qualifica di OSS (Operatore Socio-Sanitario) siano organizzati in modo tale da rendere compatibile al personale delle Case di Riposo non in possesso di detta qualifica la prestazione del proprio lavoro con la frequenza dei menzionati corsi;
- sollecitare un aggiustamento in senso flessibile di suddetti corsi;
- valutare l’eventualità di ridurre il pesante carico di orari che detti corsi, ad oggi, presentano in Trentino.
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