Si sta parlando di quanto accaduto ad una persona, che si è vista recapitare una raccomandata indirizzata da parte della società di recupero crediti Abbrevia srl.
Il punto è che il destinatario dell’ingiunzione ( che risulta essere di 740 euro ) è deceduto da quattro anni.
Nel mentre si trascura ogni commento, ma fronte del profilo personale della vicenda, non si può non rilevare il paradosso “organizzativo” di una società che pur di rimpinguare le proprie casse arriva, sfidando l’assurdo, a chiedere pagamenti ai defunti
Lacune organizzative possono verificarsi, ma esigere pagamenti da chi è defunto da quattro anni…
La stessa difesa d’ufficio offerta alla stampa dalla società lascia molto a desiderare.
Tutto ciò premesso si interroga l’Assessore competente per sapere:
- come spiega il grave disguido descritto in premessa;
- se non consideri urgente attivarsi mediante verifiche e sollecitazioni affinché episodi simili non abbiano più luogo.
A norma di regolamento si chiede risposta scritta.
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