venerdì 16 maggio 2008

A 3 ANNI DALLA SCOMPARSA DI GIOVANNI PAOLO II

A 3 ANNI DALLA SCOMPARSA DI GIOVANNI PAOLO II

Da tre anni Giovanni Paolo II ha concluso la sua vita terrena, eppure appare sempre più nitido il senso della trama che ha intessuto la sua vita ed ha cambiato la storia.

Fin dalla sua elevazione al soglio pontificio, non si è rassegnato ad un clima culturale che voleva il cristianesimo prossimo alla fine o comunque relegato nel privato. Ha cercato i luoghi in cui il cristianesimo era vivo, ha rivitalizzato quelli in cui esso annaspava, ha valorizzato un cristianesimo di popolo.

Attraverso un intenso Magistero ispirato a temi della vita umana, della famiglia, della libertà religiosa, della pace, della povertà, dell’autodeterminazione dei popoli ha svolto un ruolo decisivo per la caduta del Muro di Berlino e per la riproposizione culturale e legislativa della dignità di ogni essere umano fin dal suo concepimento. Sottolineando come a partire da quella dignità era possibile costruire una reale unità.

E’ significativo constatare come nell’ultimo intervento ufficiale della Sua vita, tenuto il 10 gennaio 2005 all’intero Corpo diplomatico mondiale, avesse indicato al mondo (una sorta di testamento spirituale) le quattro grandi ed urgenti sfide del pianeta: quella della vita, quella della povertà, quella della pace e quella della libertà religiosa. “Ma la prima sfida – conclusa – è la sfida della vita”, attirandosi anche qualche critica. Gli avvenimenti stanno dimostrando la caratura profetica di Wojtyla e l’attualità del suo pensiero.

Il tutto caratterizzato spesso da una condivisione “trasversale” proveniente non solo dai cattolici, ma pure da molti non credenti affascinati dal suo straordinario amore per ogni uomo, sull’esempio di Cristo, e dalla singolare sua capacità di parlargli al cuore.

“Santo subito” non è quindi uno slogan, ma l’esito naturale di tutto ciò.

Pino Morandini

Nessun commento: