IL CONSIGLIO NAZIONALE
Nell’approvare la relazione del segretario politico e le comunicazioni del presidente
Afferma che:
- L’identità dell’UDC è caratterizzata dal riconoscimento della centralità politica del diritto alla vita dal concepimento alla morte naturale e della famiglia intesa come alleanza di una donna e di un uomo fondata sul matrimonio e nucleo fondamentale della società e dello stato;
- la corretta soluzione della “questione antropologica” non è soltanto un obiettivo morale affidato alla coscienza individuale, ma è invece, obiettivo anche politico rispetto al quale le istituzioni non possono essere neutrali;
- nell’attuale momento storico gli aspetti della questione antropologica che caratterizzano l’identità del partito devono essere proposti come decisivi nelle scelte di voto popolare,nei programmi dei partiti, nella ragione delle alleanze, nei progetti governativi;
- la confermata impossibilità dell’UDC di costruire alleanze con partiti di sinistra è motivata dalla attualmente grave diversità di posizioni riguardo a tutte le questioni bioetiche e familiari;
- il compito di un partito della vita e della famiglia comporta un’altissima responsabilità. Non la dispersione ma l’unità e il rafforzamento del partito sono la indispensabile condizione per l’efficacia della sua azione anche nella auspicabile ricerca di una cooperazione con formazioni sociali nuove che condividano totalmente gli stessi giudizi dell’UDC riguardo alla questione antropologica ed alle coerenti conseguenze sul piano politico, nonché al dialogo con singole persone e forze politiche che, pur attualmente alleate con i partiti della sinistra, avvertono l’importanza anche politicamente decisiva della promozione del diritto alla vita e della famiglia. Tale posizione deve determinare un diverso più solido e dignitoso legame con le formazioni con le quali l’UDC ha in passato costruito un cammino comune.
I consiglieri nazionali
Carlo Casini
Pino Morandini
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