VIGILI DEL FUOCO ROVERETO
Il disegno di legge “Sistema integrato provinciale della protezione civile e dei servizi antincendi” con il quale si prevede, fra il resto, la soppressione del presidio fisso e degli Operatori permanenti dei Vigili del Fuoco di Rovereto, non presenta caratteristiche tali da promuovere la trattazione d’urgenza e può quindi essere senz’altro rinviata consentendo così ogni opportuna riflessione ed evitando contrapposizioni frontali nella Commissione Legislativa ed in Aula consiliare.
Si tratta di un disegno di legge che sollecita molti motivi di critica e che fa ricorso ad una massiccia delegificazione, con ampi rinvii alla disciplina regolamentare, ad atti generali della Giunta provinciale, ad atti pianificatori di natura convenzionale in sostanza consentendo alla Giunta provinciale di agire con la più ampia discrezionalità su una materia delicatissima che invece deve rimanere soggetta alla verifica costante del Consiglio provinciale.
Si tratta di un disegno di legge che dedica prevalente attenzione alla prevenzione degli eventi calamitosi, ma è molto meno attento alla gestione delle situazioni di emergenza che, indubbiamente esigono la qualificazione anziché la soppressione degli Operatori permanenti sul territorio, con adeguata considerazione del presidio fisso permanente di Rovereto, seconda città del Trentino le cui caratteristiche giustificano appieno la presenza degli Operatori permanenti e del servizio di pronto intervento esistente fin dal 1854.
Non è pensabile, come il disegno di legge vorrebbe, emarginare nei fatti il servizio permanente sostituendolo con il servizio volontario addirittura arrivando a prevedere la subordinazione ed il ruolo sussidiario degli Operatori permanenti rispetto ai Volontari perché, pur senza nulla togliere all’apprezzamento per la disponibilità dei Volontari già dediti ad altre attività professionali, verrebbero in effetti sottratti alla Comunità la qualità dell’alta specializzazione maturata dagli Operatori permanenti, l’esperienza nell’azione, la tempestività dell’intervento fondamentali per affrontare l’emergenza e per garantire adeguatamente la sicurezza dei cittadini. Quindi gli Operatori permanenti devono ottenere giusto e prevalente riconoscimento e non si può consentire che Rovereto e la Vallgarina siano privati del presidio fisso da sempre esistente nella città della Quercia.
Il senso di responsabilità richiesto a chi rappresenta i cittadini in Consiglio provinciale, in presenza di un disegno di legge che non convince e che guarda caso è proposto nell’imminenza delle Elezioni provinciali 2008, induce a valutare che i servizi di pronto intervento e di emergenza devono corrispondere a criteri di garanzia rivolti al territorio e alle Comunità territoriali, non a criteri politico – elettorali centralisti che, fra le righe, lasciano trasparire anche qualche interesse remunerativo nei ruoli rappresentativi dentro il Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia provinciale per la protezione civile e per il servizio antincendi che il disegno di legge si propone di istituire. Anche sotto questo profilo è il caso di fare chiarezza e di precisare di quale volontariato s’intenda parlare: il volontariato vero ed improntato al servizio o invece un secondo lavoro retribuito ? La risposta a questi interrogativi potrà rivelare i motivi originari e la filosofia del disegno di legge.
Nessun commento:
Posta un commento