venerdì 16 maggio 2008

L'attrazione fatale tra Veronesi ed il dott. Mengele

Trento, 5 novembre 2007

Il dogmatismo di questi tempi è veramente quanto di più insopportabile possa capitare. Veronesi, Pannella, exc exc (e non son pochi..) si stracciano le vesti quando taluno pare far scricchiolare le loro balle. Essi, di par loro, non pensano minimamente di porsi in discussione. Si chiudono ad ogni forma di dialogo, diventando per ciò stesso dogmatici. Intolleranti. Oscurantisti. Reazionari. Nel momento in cui rifiutano aprioristicamente l'interlocutore, non fanno altro che mutarsi in sarcofagi d'intolleranza, torri di Babele che vaneggiano al vento...

Il grave è che i loro vaneggiamenti tentano d'imporli agli altri.... Che hanno il danno e le beffe, pure di passare per intolleranti! Robe da pazzi, non fossimo nel Terzo Millennio....

Sarà forse che l'overdose di tecnologia ha come effetto collaterale un rincitrullimento generalizzato, ma, a parte i fenomeni di cui sopra, altri infestano l'ambiente. In maniera più sottile forse, ma altrettanto esiziale. Si parla di tutto e di più, oggi. Di pace, di salute, d'ambiente, di riproduzione, exc...ma forse s'è portati con troppa facilità a scordarsi che ciò che è sottinteso a tutto ciò, ciò che ne costituisce l'architrave, il senso è...l'essere umano!!!. Non ha evidentemente senso la pace, se non si constata che è l'uomo che fa la guerra, e che l'uomo va tutelato perseguendo la pace, non certo un'eburnea idea scaturita da un chimerico mondo delle forme. L'idea di pace o serve per il perseguimento del bene per ogni persona, oppure si risolve in un mero esercizio di fantasia.

Lo stesso vale per le altre belle parole appena annunciate: se ad esse si toglie la presenza di questo bipede, talvolta così insopportabile, ma così essenziale nell'economia dell'esistere del pianeta, esse non si rivelano nulla più che esercizio di fonetica. Ma, allora, all'uopo vi sono molti altri termini ben più acconci!

E perchè l'uomo vi sia, bisogna ch'egli...esista!!!

E' tautologico, ne sono fin troppo conscio, ma ritengo che non sia per nulla scontato, nella costruzione logica e socio – politica di molte situazioni dell'oggi. Come si può vaneggiare a destra ed a manca di uguaglianza sociale, se essa è minata in nuce, se all'appello troppi esseri umani mancano?? Se ancor prima che la fame, le granate, i tumori, gli incidenti, le iniezioni letali li dilanino, essi non sono ammessi a sbirciare in questo pianeta in quanto falcidiati prima che di ciò essi abbiano possibilità?

E' dunque a costo d'esser noioso che elevo con forza la convinzione che le questioni attinenti alla tutela dell'essere umano, di ciò che in primis lo anima, ossia la vita, siano la vera cartina di tornasole dell'equità e della giustizia della società di oggi e di domani. Gli straordinari progressi della scienza medica vanno spalancando frontiere inimmaginabili soltanto pochi decenni orsono. Tuttavia, se la scienza inizia ad ergersi ad ideologica divinità aureferenziale, perdendo la propria funzione “servente” rispetto all'esistenza di ogni essere umano, ne emerge immediatamente la dimensione oscura. Non c'è differenza tra chi delira la propria presunta onnipotenza martoriando milioni di persone a Birkenau e chi le distrugge nelle sterili ed asettiche atmosfere dei laboratori che ci crescono accanto. Al di là dell'uomo, ogni misfatto pare lecito, ogni tecnicismo si autolegittima, innalzando totem a se stesso. Non v'è stupore possibile per chi deplora la shoah, il Darfur, l'Iraq, i più misconosciuti conflitti, le più miserande aggressioni ai danni di uomini e (soprattutto) donne, e poi sacrifica lo stesso essere umano per chimeriche ambizioni deistiche.

Il sangue chiama altro sangue...

Che non sia infine il momento per rovesciare tale stato di cose? Per riequilibrare la mentalità socio – politica in un'ottica realmente antropocentrica? Per smascherare i tanti Veronesi, lasciandoli a ciancire i loro dogmi oscurantisti da nuovi dei in un gelido silenzio? Nel deserto del nichilismo che non rispetta la vita umana. Che sia finalmente giunto il momento di riproporre con la forza delle argomentazioni – laiche, razionali, umane – la questione antropologica? Direi che è giunto, come la 45° Settimana sociale dei cattolici italiani ha ampiamente dimostrato. Spetta a noi far sì che tutto ciò non si spenga, anzi acquisti linfa sempre più “vitale”!

Pino Morandini

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