Gentile dott.ssa Patruno,
nel mentre esprimo il mio apprezzamento per la laboriosità e la cortesia che caratterizzano il Suo lavoro, non posso non comunicarLe la mia amarezza nel leggere il Suo odierno servizio concernente le presenze (e le assenze) dei Consiglieri alle sedute dell’ Assemblea provinciale.
E’ naturalmente mio dovere essere presente a dette sedute; dovere che ho cercato di onorare, come può vedere dall’allegato prospetto presenze e assenze per l’intera corrente legislatura, rilasciatomi dagli uffici:
- 1 assenza nel 2004;
- zero assenze nel 2005;
- 11 assenze nel 2006. In quest’anno, peraltro, 8 delle 11 assenze sono dovute all’infortunio (rottura del muscolo) che ho subito alla coscia sabato 4 novembre 2006.
Come potrà vedere dal prospetto, infatti, quelle otto assenze sono successive alla suddetta data dell’infortunio. Esse sono state giustificate dal congedo da me richiesto al Consiglio e conseguente a detto infortunio. Fra l’altro, sono rientrato al lavoro con 20 giorni di anticipo rispetto al periodo di malattia prescrittomi. Per converso, Le comunico che sono sovente “ripreso” da Colleghi della maggioranza come eccessivamente “interventista”, perché solito ad intervenire (se riesco a prepararmi) su ogni punto dell’ordine del giorno del Consiglio. E proprio uno di questi Colleghi (appartenente alla sinistra) stamane mi ha espresso solidarietà a fronte del menzionato articolo. Anche perché sa – e vede – che ho scelto di fare il Consigliere a tempo pieno, cosa che considero, del resto, un mio preciso dovere.
Le chiedo cortesemente di pubblicare la sostanza di questa mia breve lettera, per ragioni di tutela della mia persona, come Lei ha ben intuito. Penso che ne avrei diritto anche ai sensi della legge sulla stampa (mi pare, per l’articolo 8), ma non intendo ricorrere a tanto, attesa la correttezza che ha sempre animato i nostri rapporti.
Cordialmente.
Cons. Pino Morandini
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