venerdì 16 maggio 2008

IN ORDINE ALLE STRABILIANTI NOTIZIE SULLA CASA

IN ORDINE ALLE STRABILIANTI NOTIZIE SULLA CASA

C’è da rimanere strabiliati di fronte all’impudenza con cui la maggioranza che sta governando Provincia e Comune sta gestendo il delicato problema “CASA” (alcune notizie comunicate agli organi di informazione in questi giorni, ne sono testimonianze eloquente. Le graduatorie definitive delle domande relative al piano straordinario 2006-2007 non sono ancora state pubblicate. Qualcuno, magari con malcelati intenti propagandistici, ha pensato di arrivare per primo a dare la ghiotta notizia. Ciò che più disorienta e sconforta è che si è fatto passare il numero di domande raccolte come numero di domande ammesse. Ci si augura che simile manovra non venga poi smentita in sede di riparto delle risorse e che le speranze sollevate, all’insaputa degli interessati, vengano comunque soddisfatte per così dire in sanatoria. Il piano per il riparto delle risorse non è comunque ancora stato approvato. E quindi il fatto si commenta da solo. A rincarare la farsa, con successiva notizia, si annunciava una pioggia di soldi per la prima casa, addirittura quantificando il numero di domande ammesse (3149).

Anche in questo caso si cercava di stupire il lettore facendo passare la richiesta espressa come domanda soddisfatta. Ogni commento risulta superfluo. Resta solo l’inconfessato auspicio che i 52 milioni di euro stanziati risultino veramente sufficienti a soddisfare almeno gran parte delle domande presentate. Le cennate roboanti notizie, se da un lato hanno sollevato gli animi dei fortunati inclusi nelle graduatorie stagne del piano straordinario, hanno di certo indignato tutti coloro che, fuori da quel recinto non hanno, per il blocco, potuto presentare nel 2007 la loro domanda, come invece avevano più volte richiesto. A tal proposito, l’argine sollevato dal piano straordinario ha formato una diga, accumulando nuovo bisogno insoddisfatto e disagi a non finire. Timidi accenni di apertura sembrano farsi strada, ma intanto chi è fuori è fuori! Dalle prime avvisaglie ottenute dalle graduatorie approvate, il piano straordinario mostra già tutti i suoi limiti, specie in termini di equità. Sembrano infatti escluse sia le famiglie formate da un solo genitore sia quello a basso reddito.

Tutto questa massa di persone dovrebbe rivolgersi all’I.T.E.A. ove troverà altrettante porte chiuse per altrettanti motivi.

La fretta ad annunciare demagogiche notizie avalla il giudizio di fondo che dimostra un intervento, quello del Piano straordinario, assimilabile ad una sorta di indulto atto a sbarazzarsi una tantum dell’incomodo fardello recato alla legislatura dal problema casa.

Cons. Pino Morandini

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