venerdì 16 maggio 2008

bocciatura del mio ddl in materia di cure odontoiatriche

Trento, 1 giugno 2006

Esprimo profondo disappunto ed amarezza a fronte della bocciatura del D.D.L. (presentato da me e dal Collega Carli) con lo scopo di assistere le cure dentarie alla molta parte della popolazione trentina che oggi non se le può permettere.

In primo luogo perché con questa bocciatura si sono anteposte le ragioni della paternità del provvedimento al bene dei cittadini (la cura dei denti).

In secondo luogo, per l’urgenza di un provvedimento legislativo in questa materia e del problema di per sé. Infatti, in situazioni estreme, ma non così poco diffuse, il non poter mangiare adeguatamente si configura come una vera e propria malattia, che genera un peggioramento complessivo dello stato di salute. Purtroppo, però, pur nella necessità di questo tipo di interventi sanitari, a fronte dell’oggettivo elevato costo dell’assistenza odontoiatrica in Italia, numerosi cittadini “emigrano” all’estero (spesso in Croazia), con i disagi connessi; oppure contraggono mutui bancari, tutt’altro che “leggeri”, specie ai giorni nostri, nella difficile congiuntura economica nella quale ci troviamo a vivere. Infatti, diversamente da quanto accade in altre nazioni – non sussiste da noi (eccettuato che per le fasce 0-18 e oltre 70 anni) un’assistenza odontoiatrica pubblica, nemmeno con la compartecipazione dei cittadini alla spesa pubblica per essa.

Alla mia sottolineatura dell’urgenza di provvedervi (alla luce di quanto sopra esposto) e dell’occasione che ci si presentava attraverso il D.D.L. 12, l’Assessore di merito e la maggioranza hanno obiettato che, pur condividendo l’urgenza del problema, era necessario un approfondimento circa la compatibilità finanziaria della questione e che la Giunta avrebbe per l’autunno presentato al riguardo una propria organica proposta legislativa che tenesse conto della componente finanziaria appunto.

Tengo a sottolineare – come ho fatto in sede di Commissione legislativa – che se si conviene (tutti) che il problema denti c’è ed è urgente (anzi, a tratti drammatico!), si deve dare subito risposta ad esso, eventualmente emanando un provvedimento ad hoc senza perdere la preziosa occasione di licenziarlo entro l’estate (andrà in Consiglio la terza settimana di luglio). Questo al fine di avviare in tempi brevi misure urgenti per assicurare, specie ai cittadini che non possono permettersi le cure dentarie, un’adeguata assistenza.

La bocciatura della proposta è dannosa sotto vari profili:

1. allunga, in pratica, quantomeno di un anno (ad essere ottimisti!) la reale possibilità di un’assistenza odontoiatrica alla popolazione che oggi non se la può permettere;

2. ribadisce la protervia e la chiusura di una maggioranza che, di fronte alle proposte della minoranza, pur condividendole nella sostanza (come nel caso di specie) le rigetta, nell’attesa del proprio provvedimento. Nemmeno la D.C., quand’era larga maggioranza, dimostrava simili chiusure alle iniziative dell’opposizione!

3. è ingannevole circa i tempi che, a parere dell’Assessore, sarebbero necessari per verificare le compatibilità finanziarie del provvedimento in questione. Avendo ricoperto io stesso, a suo tempo, l’incarico di Assessore alla Sanità, posso dichiarare che alcune settimane (quelle che ci separano da qui alla discussione in Aula di fine luglio) sarebbero più che sufficienti per simili verifiche!

4. mette sempre più a fuoco l’immagine di un regime vero e proprio che, sordo alle urgenze vere del bene dei cittadini (e qui è in gioco la salute), antepone a tutto le proprie logiche di basso profilo.

Cons. Pino Morandini

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