SULLA LEGGE GIOVANI
Un duplice sentimento di amarezza e di soddisfazione pervade il mio animo.
Di soddisfazione, perché se, da un lato, il Consiglio ha potuto licenziare così tempestivamente una legge in materia, ciò è dovuto unicamente alla richiesta da me formulata di calendarizzare a carico U.D.C. siffatto argomento; non so se, diversamente, questa legislatura avrebbe visto una legge in materia, considerata la netta prevalenza in Consiglio di proposte della Giunta a nome della maggioranza. D’altro lato, alcuni contenuti della mia proposta sono stati recepiti nella legge approvata.
Di amarezza, perché ancora una volta (era già accaduto nella discussione del d.d.l. 136 in materia di Consultori familiari, dove si è bocciata quella proposta e si è approvato un o.d.g. succedaneo alla stessa) si è realizzata una vera e propria prevaricazione nei confronti della minoranza. Sia nel considerare il nostro d.d.l. non suscettibile di far parte di un testo unificato, quando altre proposte, assai simili, sono invece state fatte rientrare; sia nell’utilizzare un d.d.l. della minoranza come “traino” in Consiglio di analoghe proposte della maggioranza, per poi bocciare il primo; sia ancora nell’attribuire un tempo di discussione maggiore (più di sei ore) al testo della maggioranza di quello (quattro ore) assegnato al d.d.l. della minoranza di cui solo era stata chiesta la calendarizzazione.
Le obiezioni che si fondano su ragioni di economia dei lavori non mi sembrano francamente sufficienti, perché qui viene in discussione il tema, ben più strategico, della garanzia di spazi corretti alle iniziative delle minoranze. E’ un vero e proprio scippo quello che Margherita e D.S. hanno nella fattispecie realizzato.
Spiace infine constatare come la proposta di inserimento di un Forum provinciale dei giovani, sia stata bocciata senza motivazione alcuna da questa maggioranza.
Cons. Pino Morandini
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